
Come avere un costo per click (CPC) di 1 centesimo su Facebook ADS
Facebook è da molti considerato l’Adwords del futuro (o meglio, del presente).
Questo perché, a parità di budget, il CPC (Costo Per Click, ovvero il valore che si ottiene dividendo il totale speso per il numero totale di click ricevuti) riesce ad essere nella maggior parte dei casi estremamente più basso rispetto a Google, a volte fino all’impressionante cifra di 1 centesimo, o mezzo centesimo a click. Perché accade questo?
Per rispondere a questa domanda è necessario prima capire come funzionano entrambi gli strumenti.
Indice
Il meccanismo dietro a Google AdWords e le Ads di Facebook
Adwords e Facebook, seppur con risultati diversi, hanno un funzionamento interno molto simile tra di loro: entrambi, infatti, si basano sul principio delle aste per il calcolo del cpc.
Su Google, ad esempio, ad ogni ricerca si attiva un’asta per decidere gli annunci da mostrare in base alle parole chiave cercate dall’utente (qui c’è la guida di Google a riguardo). Su Facebook il funzionamento è molto simile, in quanto ogni qualvolta una persona è idonea ad essere mostrata una pubblicità, si apre un’asta tra tutti quegli inserzionisti che hanno creato un Ads che può riguardare quella persona (qui più info).
Durante le aste vengono valutati tanti fattori, come ad esempio l’offerta dell’inserzionista, il ranking della pagina di destinazione (per quanto riguarda Adwords), la qualità e la pertinenza dell’annuncio, ecc.
Il funzionamento tra i due strumenti è quindi, come abbiamo visto, estremamente simile tra loro. Quindi, perché le ads su Facebook costano molto meno di Adwords?
Semplicemente, è una questione di incrocio tra domanda e offerta. Nei mercati e nelle parole chiave altamente competitive, è più che normale che il prezzo, o meglio, il costo per click, sia più alto.
Adwords, essendo uno strumento ormai “vecchiotto” (introdotto nell’ormai lontano 2000), è diventato man mano sempre più saturato, causando un aumento del prezzo per ogni parola chiave. Facebook, d’altro canto, essendo più nuovo, non ha ancora raggiunto un livello di concorrenza per le inserzioni come lo strumento di Google. In ogni caso, ci sono da aggiungere anche altri variabili, come ad esempio il livello di sviluppo economico del paese destinatario della pubblicità, quindi l’equazione non è così semplice. Inoltre, bisogna considerare che Facebook ha come target le persone, e non parole chiave, quindi il discorso si traduce in: alcune persone “costano” più di altre (lo sappiamo, è brutto da dire, ma è così).
Facebook Ads diventerà in futuro come Adwords? Probabile, ma conviene sfruttarlo finché il cpc è così basso, no?
Come posso ottenere click a solo 1 centesimo?
Per ottenere un cpc così basso, l’idea di base è semplice: pubblicizzare la vostra ads in paesi con un basso livello di concorrenza. Certo, se lo fate in Italia potrete ancora ottenere un costo per click più basso rispetto ad Adwords, ma il bello è spendere 20, 30, 50 volte meno, no? 😉
Attraverso alcune prove da noi effettuate, siamo arrivati alla conclusione che, al momento in cui scriviamo, i paesi migliori per abbassare il costo per click sono questi:
Ovviamente, realizzate la vostra campagna come fareste di solito: impostate, il target, gli interessi, comportamento, ecc, per ottenere il massimo risultato.
Pro e Contro
Come tutte le strategie, vi sono diversi pro e contro che vanno valutati attentamente. Qui di seguito ne riportiamo i più importanti, ma pensate sempre alla strategia in relazione al vostro settore e al vostro business.
PRO: Social Proof
L’effetto Social Proof si può spiegare in modo semplice con un esempio. Immaginate di avere a disposizione due smartphone sui quali vengono visualizzate due ads completamente identiche, eccetto un piccolo particolare: sulla prima ci sono 15.000 like, sulla seconda solo 150. Istintivamente, quale dei due preferireste? Quello con più like, vero? Questo perché la mente umana associa un maggior valore alle cose che vengono apprezzate anche da altre persone, rispetto a quelle a cui nessuno è interessato. Lo stesso esempio si può fare con qualsiasi altro settore/business del mondo reale: ristoranti (chi ha parlato di recensioni su Trip Advisor?), bar, negozi, ecc ecc.
Ecco perché, quindi, sponsorizzare un post (o una pagina) ottenendo un altissimo numero di like a prezzo bassissimo, può aumentare tantissimo la nostra reputazione agli occhi degli utenti e di conseguenza aumentare i nostri contatti e le nostre vendite, se sfruttato bene il vantaggio.
CONTRO: Engagement quasi inesistente
Vi capita mai di arrivare su una pagina Facebook, impressionarvi per l’enorme numero di fan, e poi vedere che a ogni post seguono un numero esiguo di like? Ad esempio, recentemente ho visto una pagina con (BEN) 1.000.000 di fan (sì, 1 milione), ma mediamente con circa 30/40 like per ogni post.
Questo accade semplicemente perché tutti (o quasi) i fan sono stati:
- comprati su altri siti
- ottenuti con le Facebook ADS a costi ridicoli
Dunque, a fronte di una fan base grandissima, l’engagement è ridicolo. Come evitarlo? Bè, semplicemente usando la testa. Le persone non sono stupide, quindi capiranno che avete usato qualche trucchetto.
Ad esempio, sfruttate questa tecnica per ottenere un cpc bassissimo, per aumentare in modo estremamente economico il numero di like a un post, prima di pubblicizzarlo in paesi ad alta richiesta, come Italia, Stati Uniti, Australia, ecc. In questo modo, quando lo sponsorizzerete nei paesi chiave per voi, riscontrerete un engagement più alto per l’effetto Social Proof di cui abbiamo parlato poco fa.
Lista di Paesi con il costo minore
Vi chiederete: ok, ma dove posso sponsorizzare i miei post per ottenere un costo per click di un centesimo (o addirittura meno)?
Eccovi accontentati: di seguito trovate la lista dei paesi con cpc più basso:
- Trinidad and Tobago
- India
- Pakistan
- Nigeria
- Philippines
- Bangladesh
- Egypt
- Thailand
- South Africa
- Poland
- Turkey
- Brazil
- Kenya
- Cameroon
- Romania
- Malaysia
- Zimbabwe
- Ghana
- Sierra Leone
- Mexico
- Tanzania
- Liberia
- Algeria
- Uganda
Voi siete riusciti a ottenere un costo di 1 centesimo con le Facebook ADS? Fatecelo sapere nei commenti 😉
Raffaella
20 Aprile 2016 8:19Buongiorno, trovo l’articolo molto interessante ma discordo totalmente rispetto all’ultimo paragrafo.
L’effetto Social Proof è vero nell’immediato ma potrebbe creare grosse difficoltà sul lungo termine. un banalissimo e ricorrente errore, come quello dell’acquisto dei like. A distanza di tempo quel pubblico resta lì immobile e non partecipa alla vita della pagina. Per cui io direi che è sempre importante valutare le campagne sulla base del pubblico facendo attenzione a cosa vendiamo e dove vogliamo arrivare nel tempo.
Palmonts Agency
20 Aprile 2016 9:41Buon giorno Raffaella, concordiamo pienamente con quanto detto. Difatti, ai nostri clienti consigliamo questa strategia con estrema cautela e soprattutto considerando i tanti pro ma anche i tanti contro, primo fra tutti sicuramente la diminuzione dell’engagement (che scenderebbe tantissimo in quanto i like acquisiti in questo modo molto probabilmente non interagiranno con i post e le attività della pagina).
Tuttavia, ci sentiamo di dire che potrebbe essere una strategia altamente efficace (e a questo si riferiva l’articolo, che modificheremo per essere più chiaro) per quanto riguarda dei post sponsorizzati. Se io avessi due post completamente identici, di cui uno con XXX like (acquisiti a 1 o 2 cent) e l’altro con 0 like, e sponsorizzassi poi entrambi focalizzandomi sul mio target di destinazione ideale, il primo si rivelerebbe molto più performante (CTR ed engagement più alti, e di conseguenza un Cost per Engagement più basso a parità di budget), questo per l’effetto di Social Proof.